Terme, sole e storia. Chiudete gli occhi. Ora riapriteli. Siete a Casamicciola Terme qui dove Garibaldi curò una delle sue ferite e dove la storia, azzeratasi nell’83 a causa di un sisma violento, è ripartita più forte di prima.
Il comune di Casamicciola Terme deriva il suo nome da casa “Nizzola”, una vecchia eritrese che ottenne la guarigione da una infermità alle gambe nelle acque della sorgente Sinigallia.
Famoso soprattutto per le sue acque miracolose, il comune di Casamicciola Terme si suddivide in cinque località: Marina, Perrone, Maio, Sentinella e Bagni. È qui, che nacque l’industria legata allo sfruttamento delle acque. Sulla collina c’è infatti il più antico e importante nucleo termale; parliamo della sorgente del Gurgitello, di Piazza Bagni dove c’è, ancora oggi, uno dei fulcri del turismo termale isolano.
Altre due le zone importanti dal punto di vista termale sono quella della Rita e quella del Castiglione, è qui che venne ritrovato il sito del primo insediamento arcaico prima della colonizzazione greca del 8 secolo a.C.. In quella stessa zona, oggi, sorgono i giardini termali del Castiglione, tra i più importanti dell’isola.
Su Via Marina, la storia è ferma sull’antica vicenda legata alla struttura del Pio Monte della Misericordia: è lì che venne organizzato il primo centro termale voluto da nobili napoletani per consentire agli indigenti di usufruire delle cure termali ma il terremoto del 1883, in cui perse la vita parte della famiglia dello storico Benedetto Croce, devastò il centro del comune di Casamicciola e anche le numerose cave dalle quali veniva estratto l’allume.
Furono numerosi i personaggi della cultura internazionale a visitare questo comune e a usufruire delle cure termali da Ibsen a Lamartine; tra questi anche l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi che a Casamicciola curò la ferita procuratasi sull’Aspromonte. Il comune di Casamicciola Terme è ancora oggi avvolta da alcune leggende: pare infatti, che sulla località del Castiglione esistesse la reggia di Alcinoo; lì, sulla riva del mare, nonostante Nausicaa, rinvenne il naufrago Ulisse e nella grotta, che ancora oggi porta il suo nome, visse la Sibilla.
