Procida

Procida

Con i suoi 16 km, l’isola di Procida e la vicina Vivara, sono piccole perle del Golfo di Napoli. Le vecchie case dai colori pastello accolgono il visitatore che approda al porto. Da Ischia, la distanza, è meno di mezz’ora.

È la collina di Terra Murata a sovrastare l’intera cittadina di origine medioevale. Diverse le baie e i promontori che si stagliano lungo la costa offrendo riparo dai venti ai pescatori. Sono nove le antiche contrade, dette anche “grancie”,  in cui è divisa l’isola di  Procida: Terra Murata, Corricella, Marina Grande, San Leonardo, Santissima Annunziata, Sant’Antuono, Sant’Antonio e Chiaiolella.

Terra Murata rappresenta il borgo più antico e sovrasta la Corricella, un caratteristico borgo di pescatori. Di origine vulcanica, l’isola di Procida è nata dall’eruzione di 4 diversi vulcani oggi sommersi.  Tante le ipotesi relative al suo nome, pare infatti che Procida derivi dal greco “prochyo”, sollevata dal fondo del mare.

Anche il mito greco parla di Procida dove avvenne la lotta tra i giganti e gli dei dopo la quale Mimante fu costretto a sorreggere per sempre l’isola di Procida. L’immagine di Procida è ferma in tanti romanzi, uno tra tutti “L’isola di Arturo” di Elsa Morante. Il suo mare e le sue viuzze associate alla poesia di Massimo Troisi diedero vita a Il Postino, opera indimenticabile come chi la interpretò.

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