La cucina ischitana

Il Piennolo di pomodori e cucina ischitana

Ricca di sapore e di tradizione è la tavola degli ischitani. Se si studiasse ciò che negli anni addietro mangiavano gli abitanti dell’isola saremmo in grado di raccontarvi la loro storia fatta, sì, di mare ma soprattutto di terra.

Tra le ricette della tradizione ischitana abbondano, infatti, quelle a base di verdura. Dai fagioli zampognari, una qualità che riscopriamo nelle zone alte dell’isola e i pomodori del “piennulo” grappoli rossi fatti essiccare sotto gli archi delle finestre per meglio conservarli durante l’inverno.

Riscopriamo gli odori mediterranei che, qui sull’isola, crescono spontanei un po’ ovunque, basta raccoglierli e conservarli.

Alcuni, proprio per il prevalere delle ricette a  base di verdura, definiscono  “povera” la cucina ischitana. Di fatti, il consumo di carne, nelle ricette tipiche, si riduce prevalentemente a due animali: il maiale di cui non si butta via niente e, naturalmente, il re della fossa, il coniglio!

Sin dall’antichità viene cresciuto nelle zone alte dell’isola e, arrivato a 1kg e 100 grammi, viene portato in tavola con la sua carne tenera e saporita.

Ovviamente non mancano i piatti di mare prevalentemente a base di pesce azzurro e frutti di mare. Provate a gustare un riccio appena pescato sotto il sole cocente di agosto, sarà un’esperienza indimenticabile. La cucina ischitana è variegata e ricca di sapori diversi, quelli che un tempo i nostri nonni portavano in tavola, gli stessi che gli ischitani tentano di salvaguardare.

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