La suggestione del presepe vivente di Campagnano

È sulla collina di Campagnano che si assiste una delle magie più belle del Natale isolano. Parliamo del tradizionale presepe vivente che, ogni anno, dal 2003, vede più di 250 figuranti prendere parte alla scena.

La grandezza di questo evento non risiede tanto nei numeri ma nella partecipazione di intere famiglie e amici che, insieme, lavorano per la buona riuscita della manifestazione.
Lo scenario è naturale, le strade si rallegrano di botteghe dal sapore antico; profumi tipici invernali, tra caldarroste e cioccolata calda, pervadono gli avventori che riempendo le strade diventano parte integrante della scena.

Per un pomeriggio, passeggiando per le stradine di Campagnano è possibile rivivere parte della storia dell’isola d’Ischia, quando le botteghe erano a fronte strada ed era un via vai di cavalli anziché di auto.

Immersi in quel presepe isolano, si respira un’aria di forte suggestione tra le cantine e le grotte naturali dove è possibile trovare un fabbro che lavora il ferro all’antica maniera e dove vecchie botti sgorgano di vino nuovo per dare il benvenuto ai tanti visitatori.

Ogni anno, i protagonisti, sono i mestieri di un tempo ancora fortemente radicati nel territorio, il fornaio la cui figura è preceduta dal forte odore di pane, il barbiere pronto a dar prova, con rasoio e pennello, della sua abilità e ancora castagnai, arrotini e ceramisti tutti a lavoro attuando, rigorosamente, metodi antichi.

Cambiando i nostri euro, all’ingresso del borgo, con i “turnesi” la moneta corrente del presepe, è poi possibile acquistare gli oggetti realizzati dagli artigiani e prelibatezze di ogni tipo dagli strangola preti alle pizze, dalle castagne alla cioccolata calda, il tutto annaffiato da una grande quantità di vino tra quello prodotto dalle cantine Mazzella a quello cotto e speziato da bere caldo. Il percorso che porta alla grotta è affollato e più si va verso sera più accorre gente.

In un campo leggermente distante dall’attività del borgo sembra di rivivere la suggestione di Greccio luogo in cui, durante la notte di Natale del 1223, San Francesco rievocò la nascita di Gesù organizzando una rappresentazione vivente di quel miracoloso evento.

In una piccola grotta adornata con sola paglia, si assiste al quadro della natività, un San Giuseppe in piedi a vegliare, insieme a quattro dolcissime bambine vestite da angioletto, sul sonno del Bambin Gesù cullato dalle braccia di Maria.

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