Quello dei pizzi Bianchi è un vero e proprio prodigio della natura. Visti da lontano sembrano ricoperti di neve ma in realtà sono così tutto l’anno.
Queste rocce bianche levigate dal vento dominano l’isola ma è possibile arrivarvi da una frazione di Serrara Fontana chiamata Noia.
I pizzi Bianchi devono il suo nome a una formazione geologica caratteristica per le forme di erosione che si sviluppano. Una volta arrivati in prossimità, la vegetazione cambia completamente, a farla da padrona è infatti l’agave che cresce lungo i fianchi affacciandosi sui dirupi.
Di difficile accesso e mimetizzato nell’ambiente è l’eremo di Don Andrea. Articolato su due livelli, presenta un primo ambiente abitativo con un recinto per gli animali domestici, la cisterna, e il focolare e un secondo ambiente, al piano superiore, dove è situata una piccola chiesetta con tanto di altare scavato all’interno di una nicchia. Da lì, un’apertura, affaccia sulla costa dei Maronti testimonianza che dall’eremo si teneva sotto controllo la costa per la paura di incursioni piratesche.
