Le acque ischitane, originate da sorgenti, sono utilissime per la cura di tutta una serie di patologie come le affezioni reumatiche, per curare otiti, laringiti e riniti, per i postumi di fratture o ancora per ritemprare l’intero corpo.
È importante però saper distinguere le acque da termali a potabili. Le prime hanno infatti delle caratteristiche capaci di dotare l’organismo di sostanze chimiche in esso fisiologicamente già presenti come il potassio e il radio.
Con queste acque è possibile fare i fanghi, cure inalatorie, cure ginecologiche e idropiniche.
Per quanto riguarda le fonti di acqua potabile, riscopriamo la fonte Nitrodi utile per problemi legati all’apparato digerente e per la cura dei calcoli biliari; e ancora quella di Buceto da dove, prima della costruzione dell’Acquedotto ci si abbeverava tutta la popolazione.
