Henrik Ibsen

Henrik Ibsen e Ischia

Era una calda primavera del maggio del 1867 quando Henrik Ibsen, poeta, scrittore, drammaturgo e regista teatrale norvegese, soggiornò in quello che, allora, era l’albergo Europa nel comune di Casamicciola Terme, lì dove oggi una scuola porta il suo nome.

La stesura di una delle sue opere più conosciute, parliamo di “Peer Gynt” avvenne proprio durante il suo soggiorno ischitano nel quale così come affermò successivamente il giornalista Roberto Minervini, Ibsen cambiò la sua poetica.

Qui sull’isola tante furono le passeggiate che fece con Vilhem Bergsoe tra escursioni sul monte Epomeo e camminate in riva al mare di cui trascrisse aneddoti ed emozioni raccolte nel libro “Henrik Ibsen a Ischia” pubblicato dalla casa editrice Imagaenaria nel 2001.

L’emozione più grande che l’isola ha regalato allo scrittore viene però dal mare  che Ibsen rappresenta in buona parte delle sue opere. Lo osservava in silenzio, passeggiando tra le reti dei pescatori che si divertivano a chiamarlo “il fantasma” per la sua discrezione così lontana dai modi di fare degli uomini e le donne del sud.

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