Tra i tanti artisti che scelsero Ischia per le loro vacanze per poi innamorarsene per la vita c’è lo scrittore inglese Wystan Hugh Auden.
Per dieci anni, tra il 1948 e 1958, visse a Forio in una casa in riva al mare di San Francesco dove oggi si erge una targa in suo ricordo.
Fu un soggiorno che doveva servigli per riflettere sulla sua vita, di uomo e d’artista; tra le tradizioni popolari e religiose di Forio, ritrovò il suo Dio.
Auden, come gli altri, trascorreva i suoi momenti liberi seduto ai tavolini del Bar Internazionale di Maria Senese. Fu proprio lei a impedire al sindaco che allora occupava il municipio di Forio che Auden e il suo compagno Kallman venissero cacciati dall’isola per il loro essere omosessuali.
Auden giunse a Ischia per scappare dai costumi borghesi e immergersi in una vita autentica e frugale. Ciò che trovò sull’isola lo influenzò anche nella sua produzione letteraria abbandonando il tono aulico che da sempre lo contraddistingueva. Nella poesia “Addio al Mezzogiorno” salutò la sua Forio; era l’estate del 1958, l’ultima trascorsa nella sua amata isola.
