Nelle vicinanze della chiesa di San Francesco d’Assisi è situata l’arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri.
Probabilmente, leggendo di un testamento di una donna, che lasciò tutti i suoi beni all’arciconfraternita, la stessa era presente già nel 1600. Lunga fu la sua opera a favore dei bisognosi fin quando, era il 1670, un incendio colpì la struttura che fu ricostruita grazie alla generosità dei fedeli.
Nel corso del ‘700 vennero effettuate delle modifiche alla facciata per far spazio alla cantoria con l’organo e Francesco Starace si occupò di rinnovare gli interni con bellissime decorazioni. Fu solo nel 1829 che conseguì il titolo di Arciconfraternita. Originale è l’architettura della chiesa che presenta ben due facciate, quella esterna risale al 1660 e presenta un ovale in mattonelle maiolicate, risalente alla seconda metà dell’ ‘800 e raffigurante la Madonna delle Grazie.
L’interno della chiesa ha un’unica navata, ristretta a causa della presenza di stalli lignei, che costituiscono il coro.
Nella zona del presbiterio notiamo un fila di sedili con parapetti e con la parte dorsale molto decorata. Sei i bellissimi dipinti posti nelle lunette della volta.
Nel corso del tempo, agli interni vennero aggiunte statue, come quelle acquistate nel 1756 che raffigurano il Cristo Risorto, la Madonna e San Giovanni; aggiunti dipinti ad opera del Di Spigna ed eseguiti stucchi da parte di Francesco Starace. Il pavimento maiolicato fu un capolavoro ad opera di Ignazio Chiaiese mentre, l’altare in marmo, fu realizzato da Antonio di Lucca.
Tante le maestrie che cooperano per la bellezza dell’arciconfraternita ma, in particolare, la chiesa è ancora oggi pinacoteca del lacchese Di Spigna. Sei i bellissimi dipinti, eseguiti tra il 1775 e il 1780, andando a prediligere le tonalità pastello, che adornano le pareti laterali e raffigurano: l’Immacolata, l’Annunciazione, lo sposalizio mistico, l’Assunzione, l’adorazione dei pastori, e la visitazione.
Nella zona del presbiterio troviamo una copia del battesimo di Cristo donata alla congregazione da Benedetto Lipari intorno al 1771. Un rilievo rappresentate la Madonna e il Bambino è posto al centro del paliotto situato sull’altare maggiore dove troneggia una Madonna delle grazie con il Bambino e i Santi Giuseppe e Rocco ad opera del Di Spigna.
Guardando in basso, ai lati dell’altare, troviamo meravigliose mattonelle decorate da ghirlande e uccelli. Il monogramma mariano occupa la parte centrale della volta mentre, tutt’intorno, troviamo corone di alloro, conchiglie e cartocci eseguiti sulle pareti.
Tra le tradizioni più radicate a Forio troviamo quella della corsa dell’Angelo e all’interno dell’Arciconfraternita vi si conserva la statua lignea dell’Angelo che viene portata in processione fin dal 1618. L’abito dorato e i calzari sono inconfondibili così come anche quel braccio destro levato al cielo.
Le altre tre statue lignee presenti in chiesa raffigurano la Madonna, il Redentore e San Giovanni. Da notare una bara decorata di rosso che presenta intagli dorati e ricami floreali con al centro la Madonna delle Grazie; si racconta che fino all’ ‘800 veniva utilizzata per trasportare il feretro dei confratelli fino al cimitero.
INDIRIZZO
Arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri
Piazza Municipio
80075 Forio (NA)
Note bibliografiche: Achille della Regione. Ischia Sacra. Ed. Clean
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