Alfonso Di Spigna

Qualcuno parla di lui come del pittore della malinconia, qualcun altro si lascia ispirare dai suoi quadri conservati, in particolar modo, nelle chiese del comune di Forio, per una sentita preghiera. È Alfonso Di Spigna il pittore lacchese dal tratto delicato che nacque e morì nel comune di  Lacco Ameno.

La cronaca parla di un uomo agiato che, per diversi anni, fu priore della congrega di Visitapoveri. Tra le pareti di quest’ultima sono, infatti, conservate numerose sue opere di alto splendore. Eseguiti intorno al 1780 sono 6 i dipinti distribuiti in chiesa dove spiccano tenuamente le tonalità pastello.
Raffigurati ci sono l’Immacolata, l’Annunciazione, l’Assunzione, l’adorazione dei pastori, lo sposalizio mistico e la visitazione. Bellissimo il suo rilievo posto al centro dell’altare maggiore raffigurante la Madonna e il Bambino con i Santi Giuseppe e Rocco.

Uscendo dalla congrega di Visitapoveri, troviamo nella Basilica Pontificia di San Vito una delle opere più belle del pittore lacchese; situato nell’abside vi è un quadro della Madonna con San Vito e Santa Caterina d’Alessandria dove, in basso, sorprende lo spettacolare orizzonte foriano.

Il comune di Forio è ricolmo delle opere di quest’artista dal tratto gentile, sia nella chiesa di Santa Maria di Loreto che in quella di San Michele Arcangelo.

Vent’anni prima di morire ancora conservava lo spirito del pittore, ben visibile nel quadro presente all’interno dell’abside della Chiesa Collegiata dello Spirito Santo e raffigurante la “Pentecoste”.

La sua fu un’opera importante di educazione alla fede cattolica attraverso splendidi quadri che, ancora oggi, abbiamo la fortuna di poter ammirare.

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