Cattedrale dell’Assunta

È in questa chiesa che si concentrano tutte le attività liturgiche più importanti della parrocchia di Ischia. La fede si incontra più volte con la storia raccogliendo nella cattedrale di oggi numerosi e importanti reperti storici. Nel 1388 Pietro Cossa, figlio di Giovanni Cossa governatore d’Ischia e Procida fece edificare una Chiesa a pochi passi dal Castello Aragonese dedicata alla Madonna della Scala che fu, però più volte demolita.

La Cattedrale dell’Assunta, un tempo, era situata sopra al Castello Aragonese ma i bombardamenti inglesi la distrussero completamente e oggi vi è soltanto uno scheletro dell’antico splendore.
Fu allora che la chiesa dell’Assunta divenne la nuova Cattedrale andando a custodire le opere d’arte che si salvarono dalle bombe. Una cancellata robusta protegge, senza impedirne la vista, i tre ingressi della facciata barocca sormontati da una cupola di ispirazione bramantesca. Al lato un’ampia torre campanaria che in un primo momento fungeva da rifugio per la gente durante le scorrerie dei pirati mentre dal 1613 fu adibita esclusivamente a campanile.
Provate a trovarvi a mezzogiorno in punto a Ischia Ponte, il suono delle campane a festa vi faranno riconciliare con il mondo.
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All’interno recente è il pavimento in marmo chiaro, posto nel 1912, dopo una donazione ma spicca, alzando gli occhi, l’effige di una donna, posto al centro dell’arco trionfale, in cui  la tradizione popolare riconosce il volto della moglie di Pietro Cossa che volle la costruzione di questa Chiesa.
Le parete della Cattedrale, ampiamente luminosa grazie alla presenza di ampi claristori, sono adornati da numerosi dipinti settecenteschi che presentano i momenti salienti della vita della Madonna. L’Annunciazione, l’Assunzione della Vergine insieme a un dipinto raffigurante l’elemosina di San Tommaso da Villanova, un altro con San Nicola da Tolentino e un altro ancora con Sant’Agostino con la Trinità sono attribuiti a Giacinto Diano.

L’atmosfera presente all’interno della Cattedrale, grazie anche ai colori chiari dei dipinti è di un’eccezionale tranquillità. Sul primo altare a sinistra vi si trova un San Giuseppe attribuito invece ad Alfonso Di Spigna. I dipinti che adornavano le pareti della vecchia Cattedrale sono custoditi in Sacrestia; tra questi un San Giorgio che sconfigge il drago attribuito, secondo alcuni a Teodoro D’Errico, secondo altri a Ippolito Borghese.
Notevole, poi,  il crocifisso di scuola Catalana del 1200 un pezzo raro proveniente, anch’esso, dal Castello. Anche il battistero della Cattedrale è ricco di storia, esso, infatti, è stato costruito assemblando le macerie di altri monumenti che andarono distrutti durante il bombardamento inglese. Nella prima navata noterete poi una fonte battesimale antica e sarà una targa a indicarvi che lì fu battezzato Carlo Gaetano Calosirto che divenne il santo ischitano, San Giovan Giuseppe della Croce. La storia presente nella Cattedrale si arricchisce di nuova suggestione nel vedere la cappella del Sacramento dedicata alla Madonna della Libera dinanzi alla quale Vittoria Colonna pregava per il ritorno in patria del suo amato che, tornato vittorioso, non disdegnava di fermarsi a pregare dinanzi la stessa statua per essersi ricongiunto, sano e salvo, con la sua amata isola.

INDIRIZZO
Cattedrale dell’Assunta
Via Luigi Mazzella
80077 Ischia (NA)

Note bibliografiche: Achille della Regione. Ischia Sacra.  Ed. Clean

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