Scavi e Museo di Santa Restituta

La storia dell’isola d’Ischia è permeata di mito e magia. Per la sua posizione strategica essa fu crocevia di storie provenienti da molto lontano.
Una di questa proviene da Cartagine e approda lungo la spiaggia di San Montano a Lacco Ameno. Su di una barca in fiamme arrivò quella che Capossela chiama in una delle sue canzoni la “Madonna delle conchiglie” che arrivò restituita dal mare, la Madonna nera che prese il nome di Santa Restituta e divenne santa patrona dell’isola d’Ischia.
Fu proprio quando i suoi devoti decisero di restaurare la chiesetta a Lei dedicata, lì nella principale Piazza di Lacco Ameno, che venne fuori una scoperta sensazionale. Quando, nell’aprile del 1950, vennero rimosse le maioliche che costituivano l’originario pavimento della chiesetta, venne ritrovato un antico pavimento risalente al 1470. Consapevoli che forse poteva nascondersi un tesoro, si continuò a scavare fino a trovare un piano di battuto e ancora più in basso un pavimento romano insieme con tre tombe terragne risalenti a quell’epoca.

Fu don Pietro Monti, il prete archeologo, che decise, allora, di continuare a esplorare l’intera zona dove si scoprì più avanti era stata sotterrata la storia. Gli scavi e il museo di Santa Restituta furono aperti al pubblico nel 1970, da allora permettono al visitatore di venire a conoscenza di quelle che sono le tracce delle varie culture che, nel corso dei secoli, abitarono la zona di Lacco Ameno.

Ciò che si è scoperto, grazie al ritrovamento di numerosi cocci, è che un tempo vi era un’area industriale dove attività principale era la cottura della creta. Probabilmente era proprio dalle coste lacchesi che numerose navi partivano alla volta del Mediterraneo per commerciare vasi e altri oggetti.
Altra area messa in luce dagli scavi è quella cimiteriale che lascia pensare che lì si stagliò una comunità cristiana che accolse il culto e le reliquie di Santa Restituta.
Una passio anonima racconta infatti della sua sepoltura in loco. È nella parte dedicata al museo che sono presenti tutti questi piccoli ritrovamenti, cocci, anfore e statuette di divinità come Demetra e Aretusa.

Tracce della storia dell’isola, dalla più antica a quella più recente, sono presenti invece tra gli scavi. Una visita è d’obbligo per andare indietro nel tempo dalla preistoria al primo Cristianesimo dove l’antica Aenaria era la più ricca delle isole del Mediterraneo.

INDIRIZZO
Museo di Santa Restituta
Piazza S. Restituta, 10,
80076 Lacco Ameno (NA)

ORARI DI APERTURA
L’ingresso agli Scavi di Santa Restituta è attualmente chiuso al pubblico.

 

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