Giorgio Buchner

Coppa di Nestore Museo Villa Arbusto Ischia

È a Giorgio Buchner che si deve la storia più antica dell’isola. Da bambino trascorreva  le sue vacanze a Ischia, insieme ai suoi genitori e rimase affascinato dalle storie che udiva in giro e dalla lettura del libro di Julius Beloch “Storia e topografia antica di Napoli e dintorni”, in cui veniva menzionata l’esistenza di una necropoli greca in località San Montano a Lacco Ameno.

Giorgio Buchner si laureò a Napoli con una tesi basata sulla preistoria e sull’archeologia di Ischia e, nel 1949, ormai adulto, divenne funzionario per la Soprintendenza archeologica di Napoli con delega per Ischia. In quegli anni, Pompei, Cuma e Pozzuoli erano oggetto di diverse attività di scavo ma dei tesori nascosti che possedeva l’isola d’Ischia,  si intuiva qualcosa leggendo le annotazioni di Tito Livio e di Strabone.

Tra quelli che ne parlarono c’era anche un sacerdote locale, Don Francesco De Siano che, nel suo “Brevi e succinte notizie di storia naturale e civile dell’Isola d’Ischia” sottolineava l’esistenza di cocci e vasellame sulla collina di Monte Vico nel comune di Lacco Ameno.

Stimolato da tutte queste informazioni, l’archeologo Giorgio Buchner cominciò a scavare nel 1952 partendo proprio dalla valle di San Montano e proseguendo, erano gli anni ’60, verso la collina di Monte Vico. Dobbiamo a lui ciò che si scoprì e di cui Ischia si fece vanto nel corso dei secoli.

L’isola e in particolar modo l’area di San Montano, fu il primo insediamento greco sulle coste tirreniche dove importante fu l’attività produttiva di vasellame.

Fu Buchner il primo a stringere tra le mani la famosissima Coppa di Nestore che, ritrovata nel 1955, presenta sui lati della coppa il uno dei primi esempi di scrittura greca.

La coppa è oggi conservata al Museo Archeologico di Villa Arbusto insieme a tanti altri reperti come il “cratere del naufragio”.

Tre i frammenti presenti su quella coppa dai quali si legge «Di Nestore questa è la coppa da cui si beve bene ma chi beve da questa coppa sarà subito preso dal desiderio di Afrodite dalla bella corona».

Cittadino onorario del comune di Lacco Ameno gli venne conferita la cittadinanza onoraria e, nel 2005, si spense proprio qui, a Ischia.

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